Marina Lo Verso, designer siciliana, arriva alla moda dopo anni di lavoro nel campo della grafica pubblicitaria. Un percorso di studio tra arti grafiche, pittura e design che la porta ben presto a sperimentare sui tessuti l’esperienza maturata. Dopo una prima fase pittorica, incentrata sulla decorazione a mano di preziosissime sete, cotoni e garze indiane, la ricerca si sposta dall’universo dei colori a quello dei tessuti – la loro composizione, le trame, gli accostamenti seguendo una tecnica tutta propria che si arricchisce di inserti e di materiali vari ed eterogenei.
Le sue creazioni nascono da un processo lavorativo che, fin dagli esordi è studio, ricerca, applicazione di modi di pensare il “textile design” come smembramento e ricomposizione.
Protagonisti assoluti sono i materiali scelti: Lane granulose, sete opache, rafia croccante ma anche spago grezzo, nastri di carta e fili elettrici, tubi di gomma e raccordi di ottone. Il lavoro artigianale della stilista è tutto nella manipolazione inusitata dei materiali, pensati non più come elementi di un progetto, ma come il progetto stesso. La trasfigurazione dei materiali è il progetto.
I filati e i tessuti subiscono una metamorfosi che li trasforma dalla crisalide di un gomitolo alla farfalla di un bijoux, di una sciarpa, di una borsa. Bocciardando un anello d’ottone, dipingendo un velo di seta con tinte naturali, sfilacciando stoffe colorate, avvolgendo e riavvolgendo con pazienza e passione nastri, rafia e corde, nascono le sue collezioni. Un insieme di preziosi pezzi unici confezionati interamente a mano, lontano dalla fretta e dall’impoverimento esistenziale del mercato seriale.
