Villa Bottini è un superbo esempio di villa lucchese, l'unica ad essere collocata all'interno delle mura cittadine. Edificata nel 1566 per volere della nobile famiglia lucchese dei Buonvisi, nell'ottocento divenne proprietà di Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone Bonaparte e principessa di Lucca e Piombino.
Villa Bottini è un luogo ricco di storia, di arte - con le sue splendide sale affrescate - , arricchito da un giardino che la circonda regalandole un'impressione di quiete al di fuori di ogni tempo.
Ed è tenendo conto di tutto questo che siamo state guidate nella nostra scelta, seguendo sempre la volontà di scegliere una location preziosa e dall'alto valore storico-artistico quale merita un evento dedicato all'artigianato italiano.
Costruita da Paolo Buonvisi nella seconda metà del XVI secolo, ha la forma di un parallelepipedo sormontato da una loggia belvedere. Posta sull'asse longitudinale del giardino dà origine a due spazi verdi di diversa dimensione.
La proprietà, di forma rettangolare, è recintata da un muro nel quale si aprono rinascimentali finestre inginocchiate e tre portali: due di questi sono posti in corrispondenza del viale trasversale del giardino più ampio, il terzo è il portale principale di accesso ed è posto sulla via Elisa.
Il primitivo impianto del giardino era costituito, nella parte più ampia, da quattro aiuole intersecate da due viali, come rappresentato in alcune carte storiche risalenti alla seconda metà del XVII secolo. Nella parte terminale a nord, un elaborato portale introduceva, e introduce tutt'oggi, al ninfeo, un'area sistemata a prato ombreggiata da lecci, che accoglie una fontana addossata al muro di cinta. Il bel giardino conferì una specie di soprannome a quel ramo della famiglia che ne era proprietaria; infatti questo fu chiamata Buonvisi "al giardino".
Nella sistemazione ottocentesca le aiuole rettangolari vennero sostituite da un disegno sinuoso dei viali che dette origine ad una trama di aiuole molto articolata e di forma arrotondata. Attualmente la parte posteriore del giardino, dopo decenni di incuria, si presenta di nuovo divisa da viali ortogonali che si intersecano nel punto in cui si trova una vasca ottagonale e che danno origine a quattro aiuole rettangolari a prato. Queste hanno al centro piccole vasche circolari poste a filo del terreno e sono arricchite da tassi, ippocastani, magnolie, lecci, platani e cedri del Libano. Un ampio viale divide il giardino prospiciente l'ingresso in due spazi verdi decorati da due fontane, circondate da magnolie e conifere.
All'interno dell'edificio, al piano terra, si può ammirare la suggestiva decorazione affidata al ciclo di affreschi con scene mitologiche ed allegoriche che Ventura Salimbeni realizzò negli ultimi anni del XVI secolo. Nel piano seminterrato si trova, ben conservato, l'impianto dell'antica cucina e dei locali di servizio.
La villa ha subito varie vicissitudini rimanendo anche per lungo tempo chiusa e abbandonata. La villa agli inizi del Novecento era proprietà dei marchesi Bottini di Lucca successivamente passò ai Motroni Andreozzi ed infine ai Marcheschi poi fu acquistata dalla regione Toscana che dopo il restauro la cedette al comune di Lucca, che la riaprì alle visite. Adesso è usata come ambiente di rappresentanza del Comune e sede dell'Ufficio Cultura.